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Sim sala bim: e la TV di intrattenimento diventò propaganda

domenica 19 aprile 2009 10 commenti

Nel giorno in cui si legge che il nuovo organigramma RAI è stato deciso a casa del premier – che è anche proprietario del principale concorrente della televisione pubblica – vi invito a guardare il breve filmato sottostante, tratto da Domenica In del 12 aprile scorso (grazie a quadernino via francescocosta):

E’ bastato che un prestigiatore nel corso del suo giochino facesse il nome del premier in un’innocua battuta (“questa è una bacchetta magica che poi presteremo anche a Berlusconi“) perché la conduttrice, su pressione di qualche capostruttura in studio, interrompesse il numero per precisare che il prestigiatore parlava “a titolo del tutto personale” e che invece c’era da “essere grati alle Istituzioni, che sono molto presenti sul campo e stanno dimostrando tutto il loro impegno concreto“.

Lascio alla penna di Massimo Gramellini e dei suoi acuti lettori il commento all’episodio specifico. Io invece non voglio prendermela con la povera Lorena Bianchetti che, non avendo alcuna dote particolare, non è forse neanche responsabile delle cose che le vengono fatte dire.

Quello che mi chiedo attiene a sfere diverse: se parole innocenti come quelle pronunciate dal mago Silvan in una trasmissione di intrattenimento vengono prese come una critica pericolosa, quasi sovversiva, al Padrone del Vapore, tanto da richiedere un’immediata presa di distanza, quale autonomia dalla politica si respira nella RAI, anche nell’ambito di trasmissioni non giornalistiche? quale capacità hanno queste trasmissioni nell’orientare la sensibilità politica degli ascoltatori? chi si avvantaggia di questo stato di fatti? quale genere di controllo viene esercitato dalle istituzioni di garanzia sulla correttezza e l’equidistanza politica dei messaggi veicolati nel corso dei lunghi pomeriggi televisivi? e perché il problema dell’equilibrio informativo sembra consistere solo nei toni usati da trasmissioni di approfondimento giornalistico, viste da un pubblico probabilmente meglio attrezzato a contrastare i messaggi subliminali?

Forse l’unica risposta possibile è affidata alle parole del saggio Mr. Cutter, la voce narrante del film di Christoper Nolan – sulla magia, guarda caso – The Prestige:

Ora state cercando il segreto ma non lo troverete, perché in realtà non state davvero guardando. Voi non volete saperlo. Voi volete essere ingannati“.